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Ferdinando Bialetti (Mede 1864 – Pavia 1958)
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Gelsi in Lomellina 1916, olio su cartone cm 23x17,5
“Ferdinando Bialetti fu allievo all'Accademia Albertina di Torino ed ebbe per maestri i valenti nomi del mondo artistico piemontese. La sua vena poetica, i suoi impasti morbidi, la sua padronanza del chiaroscuro, lo fecero subito apprezzare. Fu ottimo affreschista; ricordiamo qui i lavori realizzati a Palazzo S. Giorgio a Genova, a Mortara (le lunette di S. Lorenzo ora purtroppo scomparse ed il dipinto alla Madonna del Campo), ad Alagna Sesia, a Pietra Ligure, a Mede nella Primarziale che affrescò nel 1929 dover particolarmente bella è l'Assunta del coro. Interessanti sono i suoi quadri di paesaggi lomellini, i suoi fiori, i suoi ritratti. Nella sala maggiore del Comune di Mede un olio suo rappresenta le operazioni di trapianto del riso. (da Mede fra storia e cultura contadina in Lomellina di Giuseppe Masinari).
Ferdinando Bialetti fu membro onorario dell'Accademia di Brera e vincitore di concorsi nazionali per affreschi che sono entrati nella storia dell'arte italiana, come quelli nella volta del Teatro Olimpico di Vicenza, nel palazzo S. Giorgio di Genova, nella Chiesa di S. Albino e della Madonna del Campo di Mortara e altri. Negli anni Venti, esegui delle opere notevoli, fra cui, quell'Ave Maria acquistata dalla Pinacoteca di Torino; fu chiamato alla Biennale di Venezia ed in seguito, su proposta del Ministro della Pubblica Istruzione, fu insignito dell'Ordine del Cavalierato Mauriziano.Fu molto legato alla Lomellina: Mede lo ricorda negli affreschi della Chiesa Parrocchiale”.